Con l'ufficializzazione delle candidature, si apre la campagna elettorale. Accanto a Charta 91 e ListOne è nata una terza lista, chiamata La Rete. E' la lista con cui sono candidato anche io, in Facoltà e all'Opera Universitaria. Speriamo di essere la vera novità e sorpresa di queste elezioni universitarie, non solo nel risultato ma soprattutto nell'apporto politico. E io credo davvero che sarà così.
Ma perché scegliere la Rete?
Notoriamente le due liste tradizionali (Charta e ListOne) si riconoscono sulla base di gruppi politici costituiti indipendentemente dall'Università. Charta è la Sinistra, ListOne la componente di Cielle (Comunione e Liberazione- un movimento cattolico su posizioni dottrinali integraliste). Questo, per metterla giù brutalmente, ha significato forti divisioni e ha indebolito una rappresenza sempre più politicizzata partiticamente e sempre meno rappresentanza vera. Ne sono stato testimone e sono rimasto colpito negativamente da questo modo di agire. Il culmine è stata la totale accondiscenza dei rappresentanti di entrambi le liste in Consiglio di Amministrazione sulla questione della nuova tassazione universitaria (che mi ha spinto, insieme ad altri due rappresentanti, alle dimissioni dal Consiglio degli Studenti).
Per questo avevo deciso di non ricandidarmi; finché non si è presentato questo progetto che mi ha colpito perché profondamente diverso. La Rete ha creato gruppi di facoltà autonomi, che lavorano sulla base dei bisogni reali e percepiti degli studenti. Rovescia la questione partendo dalla partecipazione degli studenti nelle facoltà.
Spero perciò che il 4 e 5 novembre, gli studenti preferiscano la buona rappresentanza alle uscite estemporanee e al partitismo.