Passare si...passare no
Questo post lo sto scrivendo esclusivamente per chi attualmente frequenta il primo anno di SPIE e di Sociologia e serve per dare qualche indicazione alla domanda: conviene passare al nuovo ordinamento?
C'è da dire che il nuovo ordinamento ha i suoi indubbi pregi, dovuti al decreto Mussi. Innanzitutto il numero di esami. Venti in tutta la triennale, il che è un bel passo in avanti (io, alla fine della mia laurea triennale, contai 57 esami dati...). Questo aiuterà anche chi vorrà andare a studiare all'estero, visto che in questo modo, il nostro ordinamento si avvicina al resto d'Europa. Inoltre il rapporto crediti-ore, passa a 6 ore di lezione frontale per credito. Questo significa meno ore di lezioni e più tempo per lo studio individuale. Questi due fattori dovrebbero portare a programmi di esame più pesanti, ma comunque diminuire una frammentazione che non ci ha certamente agevolato.
I punti di criticità di questa riforma sono invece da distinguere a seconda del corso di laurea. Per Sociologia abbiamo avuto più semplicemente una positiva razionalizzazione degli esami e la mia personale impressione - vedremo se il tempo mi darà ragione - è che la divisione in curriculum non dovrebbe esserci fino al 2009/2010 (quindi, spero, non vi riguarderà...). Per SPIE il discorso è diverso. Innanzitutto il corso, nel suo complesso, non si chiamerà più SPIE ma Studi Internazionali (SI). Come già detto questo corso di laurea verrà diviso in due curriculum: uno in Studi politici europei ed internazionali (SPIE) ed uno in Globalizzazione, disugualianze e sviluppo (GDS). Il primo curriculum lo consiglierei a chi è interessato alla laurea specialistica interfacoltà in Studi Eurpoei Internazionali (SEI). Sul secondo, sinceramente, nutro delle perplessità. I temi trattati posso essere interessanti, ma generalmente sono argomenti da specialistiche che spesso pagano la scarsa spendibilità sul mondo del lavoro. Queste specialistiche intendo, figuriamoci una trienniale.
Personalmente, se fossi un "sociologo" penserei seriamente al passaggio, se fossi una "SPIA" vedrei di capire che specialistica mi interesserebbe. Se volessi seguire la SEI, prenderei in considerazione il percorso di SPIE di Studi Internazionali; se mi interessassero i temi di GDS penserei a laurearmi in fretta e a trovare una specialistica (che a Trento non c'è) che tratti di questi argomenti.
Per tutti consiglio comunque di seguire questi ultimi passaggi della riforma, perché molta della convenienza del passaggio dipenderà da due enormi fattori, su cui ancora c'è stata solo una discussione preliminare.
Primo fattore: se l'anno prossimo verrà attivato solo il primo anno del nuovo ordinamento, o anche il secondo. Naturalmente io farò il possibile per convincere il Comitato per la Riforma ad attivare anche le lezioni del secondo anno, ma la vera discriminante, più che la volontà, saranno le risorse disponibili. Allo stato attuale sarà molto difficile che vengano attivati anche i corsi del secondo anno. Quindi, se così fosse, SE SIETE IN REGOLA CON GLI ESAMI, IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO POTREBBE RIVELARSI IN OGNI CASO SCONVENIENTE ! Se siete un po indietro invece il discorso potrebbe essere diverso, ma bisognerà giudicare caso per caso.
Secondo fattore: la conversione dei crediti già acquisiti. Essendo diminuito il rapporto crediti-ore, è possibile che chi passa si troverà addirittura con qualche credito in più. Sinceramente eviterei meccanismi eccessivamente incentivamenti (che comunque non credo saranno proposti). L'importante è che, complessivamente, chi passerà non perderà crediti (almeno di strane combinazioni negli esami dati). Qualora aveste dubbi, anche su casi personali e particolari, fatemi sapere.