Lo so: la canzone recitava diversamente dal titolo. Del resto, in pieno agosto, meglio una confusione amorosa di una universitaria (meno adatta alle vacanze e al sole estivo). Eppure dalle mail ricevute in questi giorni, l'impressione è che sulle riforme in atto persistano parecchi dubbi. Così ho deciso di aggiungere un post chiarificatore sulle domande più frequenti. Naturalmente, in caso di dubbi, scrivetemi ( a.lamalfa@yahoo.it ): vi risponderò volentieri.

PER I TRIENNALISTI IN DUBBIO

Ma cosa mi conviene fare? Passare o non passare?
Passare al nuovo ordinamento o continuare con il vecchio è una scelta personale: ognuno decida secondo coscienza e preferenze. Io posso dirvi solo cosa comporta per la vostra carriera universitaria una scelta, piuttosto che un'altra.
Tendenzialmente, visto l'attivazione del II anno di Sociologia e di Spie (ma non di Servizio Sociale) chi ha concluso il primo anno in questi due corsi triennali potrebbe trarre un buon vantaggio dal passaggio al nuovo ordinamento. Questo sia che abbia dato tutte le materie, sia che abbia dato solo i fondamentali lasciando indietro gli esami più piccoli. Più che caldamente consigliato invece se lo studente in questione ha dato pochi esami.
A chi ha concluso il II anno ed è in regola, converrà continuare concludendo con il vecchio ordinamento. Più intermediaria la situazione di chi è al secondo anno e ha esami da recupare: vi conviene analizzare attentamente i criteri di conversione. Questi sono disponibili sul portale di facoltà i criteri per Sociologia e per Studi Internazionali (ex-Spie).

PER I TRIENNALISTI CHE VOGLIONO CONTINUARE CON IL VECCHIO ORDINAMENTO

Sono iscritto a una triennale e vorrei continuare con il vecchio ordinamento. Cosa devo fare?
Il passaggio al nuovo ordinamento, per chi già è iscritto, è puramente facoltativo. Chi vorrà potrà passare al nuovo; chi preferirà continuare con l'ordinamento in cui si è iscritto potrà farlo. In questo caso il suo piano di studio non verrà modificato. Basterà, come sempre, iscriversi all'anno successivo presentando la domanda in segreteria.

Ma i corsi, e quindi le lezioni, del vecchio ordinamento ci saranno?
Nell'anno accademico 2008/2009 saranno attivati i corsi del vecchio ordinamento del II e del III anno. Nel prossimo (2009-2010), solo quelli del III anno del vecchio ordinamento; successivamente il corso andrà in esaurimento. A chi fossero rimaste indietro materie del I anno consiglierei di informarsi sulle lezioni del nuovo ordinamento, visto che in molti dei corsi-base i programmi resteranno simili.

PER I TRIENNALISTI CHE VORREBBERO PASSARE AL NUOVO ORDINAMENTO

Sono iscritto a una triennale e vorrei passare al nuovo ordinamento. Cosa devo fare?
Occore innanzittutto iscriversi al nuovo anno accademico come se si continuasse con il vecchio ordinamento. Successivamente a settembre si potrà trasferirsi al nuovo ordinamento (la domanda, che trovate sul sito di facoltà va consegnata entro il 31 ottobre o, in seconda battuta, dal 7 al 31 gennaio 2009).

Quando usciranno i criteri di conversione degli esami?
I criteri sono già usciti, e li trovate sul portale di facoltà.

PER CHI E' ALLA SPECIALISTICA

Sono alla specialistica. La riforma riguarda anche me?
Il prossimo anno nelle specialistiche sarà attivo il primo anno del corso riformato ed il secondo del vecchio ordinamento. Per cui se avete frequentato il primo anno e avete sostenuto gli esami obbligatori (o almeno la maggior parte di essi), passare dovrebbe essere sconveniente. Al contrario, se avete sostenuto pochi esami e dovete dare un numero rilevante di esami del primo anno, potrebbe essere conveniente passare al nuovo ordinamento.

IL NUOVO SISTEMA DI TASSAZIONE

Chi riguarda?
Il nuovo sistema di tassazione, che entra in vigore da quest'anno, riguarda chi si iscriverà al primo anno di un qualsiasi corso di laurea nell'anno accademico 2008/2009. Quindi questa riforma colpisce sia le matricole delle triennali sia quelle delle specialistiche.

In cosa consiste?
Il sistema è ben pubblicizzato sul sito d'Ateneo. Se volete farvi un'idea più accurata sull'argomento vi consiglierei di leggere su www.lavoce.info (uno dei maggiori siti italiani che tratta di temi economici e di riforma sociali), l'articolo autocelebrativo del creatore della riforma, il prof. Cerea e la risposta del rappresentante degli studenti all'Opera Universitaria Valerio Scollo
Chi ha seguito questo blog, sa che la mia opinione personale coincide con quella di Valerio. A quanto scritto da lui vorrei aggiungere due cose:
- il premio arriva due anni dopo. Qundi i soldi della triennale arriveranno - se va bene -quando finite la specialistica. Più che un sostegno al diritto di studio sembra una buona uscita.
- per prendere il premio massimo bisogna andare a studiare all'estero per un periodo sufficientemente lungo da dare molti crediti (il calcolo dei punti prevede che abbiate dato 60 cfu indipendentemente dal fatto che lo studente abbia una borsa Erasmus di un anno o di tre mesi!). Intendiamoci, lo studio all'estero è cosa buona e giusta: ma mi chiedo, se lo si vuole incentivare , perché si elargiscono borse Erasmus economicamente irrisorie per vivere all'estero?
Ho l'impressione che così facendo il premio massimo sarà precluso ai più, a favore dei redditi più alti.