Per comodità, di chi scrive e di chi legge, metterò nello stesso post due avvenimenti vicini solo in ordine cronologico. Il primo è il calendario degli esami: già tre ore dopo dalla sua uscita avevo ricevuto un paio di lamentele, in particolare dal primo e secondo anno di SPIE. E confrontando le date degli esami con le materie che dovevano dare ho capito il perché.
Il primo anno di SPIE, tanto per intenderci, avevano tre esami obbligatori lo stesso giorno, mentre il secondo anno aveva sei esami in quattro giorni. Come potete intuire, far spostare un esame non è cosa semplice: sia per le disponibilità dei docenti, sia per le aule. Inoltre il momento politico di una facoltà che si guarda in cagnesco non è il migliore per prendere iniziative. Comunque, spostando un paio di esami (il minimo indispensabile, insomma) penso che, grazie all'aiuto della Segreteria di Presidenza e alla disponibilità di alcuni docenti, siamo arrivati ad un buono accordo.
Ipotizzando che sei esami si danno tra giugno e luglio,e non in un mese, abbiamo pensato ad un'ipotetico studente e al come poteva muoversi. Se segue il primo anno di SPIE potrebbe dare Storia Contemporanea (Blanco) il 9 giugno, Storia del pensiero sociologico (Wagner) il 17, Matematica (Benati) il 23, Scienza politica (Nevola) il 2 luglio e Geografia politica economica (Dell'Agnese) l'11. Insomma una distanza di 6-7 giorni ad esame obbligatorio (che non è affatto male!). Il secondo anno di SPIE invece è stato ipotizzato così: Statistica per la ricerca sociale (Bison) il 9 giugno, Demografia (Ascolani) l'11 giugno o l'1 luglio (è uguale nella distribuzione dei giorni), Politica comparata (Donà) il 16, Metodi e tecniche (Peri) il 24, Sociologia economica (Grancelli) il 4 luglio e il 10 Sociologia del mutamento (Sciortino). Il minimo è 3 giorni di distanza: che non sarà il migliore dei mondi possibili, ma che almeno è sufficiente a preparsi decentemente. Insomma ora tocca agli studenti; buono studio a tutt* e in bocca al lupo!
CdF (alias Consiglio di Facoltà). Niente di particolarmente interessante sotto il sole, tranne l'approvazione definitiva della programmazione didattica (per info, vedi il post "Riforma, riforma..e ancora riforma") e uno spiraglio aperto dal Preside sulla possibilità di attivare il secondo anno di Studi Internazionali e del nuovo ordinamento di Sociologia già dal prossimo anno. Una possibilità che fino a qualche giorno fa sembrava tramontata, e che ora riappare. Il tutto dipenderà da se si riuscirà entro una settimana a concludere le pratiche burocratiche per attivare il primo anno. Niente illusioni, ma faremo il possibile e speriamo bene...