Benvenuti

Questo blog vuole essere innanzitutto luogo di informazione su Sociologia e su quello che accade tra le mura di P.zza Venezia. Spero anche possa diventare un luogo di confronto e di stimolo, dove raccogliere segnalazioni per migliorare la rappresentanza.
Le informazioni che scrivo saranno inevitabilmente informazioni di parte, vi prego di scusarmi per tutto ciò.

Per qualsiasi segnalazione, suggerimento o critica, cliccando in basso su "visualizza il mio profilo completo" troverete il mio indirizzo mail.
I post introdotti sono:
- “ La Rete";
- “ No Gelmini Trento";
- “ 15 ottobre, ultimo CdF";
- Si ricomincia con il CdF di settembre...";
- “08.08.08 - Che confusione...sarà perché Riforma”; le risposte alle domande più frequenti sulle riforme
- “23.06.08 - Comitato paritetico di facoltà e d'Ateneo”; criteri per la nuova tassazione e nuova prova finale
- “Comitato paritetico Sociologia 18.06.08”;
- “Comitato paritetico d'Ateneo sulla tassazione 17.06.08”;
- “Comitato per la riforma 11.06.08”;
- “Apertura domenicale dell'aula studio”;
- “6 giugno - Marcia per l'integrazione”; da non perdere!
- “attivazione del secondo anno di SI e Sociologia”; finalmente qualche buona notizia!
- “giornali, novita riforma et al.”; per la raccolta-firme per ottenere dalla facoltà i giornali
- “dimissioni dal Consiglio degli Studenti”; dovuta all'approvazione della nuova tassazione
- “calendario esami & CdF 14.05.2008”; sui tentativi di razionalizzare le date d'esame
- “elezioni «presidenziali»”; sulla elezione del nuovo preside a Sociologia
- “passare si…passare no”; rivolto soprattutto agli studenti attualmente iscritti al primo anno delle lauree triennali
- “riforma, riforma e ancora riforma”; che fa il punto sul processo…di riforma
- “iniziamo dalle piccole cose”; che riassume le novità quotidiane introdotte

Aspetto i vostri commenti...

Buona lettura!



Risultati elezioni Sociologia

By Andrea La Malfa

A Sociologia ha vinto La Rete. E di questo sono molto soddisfatto. E' la prima volta che nella nostra facoltà non vince Charta 91-Sinistra Universitaria. Penso che questo semplice fatto, dimostri come la rappresentanza sia sempre più slegata da logiche partitiche e che si scelga la persona più che il corollario che si crea intorno ad essa.
Auguro perciò a tutti i nuovi rappresentanti eletti a Sociologia un buon lavoro e mi permetto un piccolo consiglio: dialogate tra voi e fate squadra sulle cose su cui vi trovate d'accordo.
Per chi non lo sapesse i nuovi rappresentanti sono:

Davide Modé (La Rete)
Martina Barbieri (La Rete)
Valentina Artoni (La Rete)
Giovanni Cadioli (Charta '91)
Giacomo Arrighini (Charta '91)
Laura Berlanda (Listone)
Lucia Tomasselli (Listone)
Giorgio Battaglini (MI)


Io continuerò a fare il rappresentante, ma all'Opera Universitaria.
Ora penserete: che fine farà questo blog?continuerà ad essere quello di Sociologia o si trasformerà in quello dell'Opera?
Nessuno delle due soluzioni. Con La Rete stiamo sistemando il blog di lista ( larete-unitn.blogspot.com) in modo che là potrete troverete tutte le informazioni degli organi dove sono presenti nostri rappresentanti.

 

La Rete

By Andrea La Malfa


Con l'ufficializzazione delle candidature, si apre la campagna elettorale. Accanto a Charta 91 e ListOne è nata una terza lista, chiamata La Rete. E' la lista con cui sono candidato anche io, in Facoltà e all'Opera Universitaria. Speriamo di essere la vera novità e sorpresa di queste elezioni universitarie, non solo nel risultato ma soprattutto nell'apporto politico. E io credo davvero che sarà così.
Ma perché scegliere la Rete?
Notoriamente le due liste tradizionali (Charta e ListOne) si riconoscono sulla base di gruppi politici costituiti indipendentemente dall'Università. Charta è la Sinistra, ListOne la componente di Cielle (Comunione e Liberazione- un movimento cattolico su posizioni dottrinali integraliste). Questo, per metterla giù brutalmente, ha significato forti divisioni e ha indebolito una rappresenza sempre più politicizzata partiticamente e sempre meno rappresentanza vera. Ne sono stato testimone e sono rimasto colpito negativamente da questo modo di agire. Il culmine è stata la totale accondiscenza dei rappresentanti di entrambi le liste in Consiglio di Amministrazione sulla questione della nuova tassazione universitaria (che mi ha spinto, insieme ad altri due rappresentanti, alle dimissioni dal Consiglio degli Studenti).
Per questo avevo deciso di non ricandidarmi; finché non si è presentato questo progetto che mi ha colpito perché profondamente diverso. La Rete ha creato gruppi di facoltà autonomi, che lavorano sulla base dei bisogni reali e percepiti degli studenti. Rovescia la questione partendo dalla partecipazione degli studenti nelle facoltà.
Spero perciò che il 4 e 5 novembre, gli studenti preferiscano la buona rappresentanza alle uscite estemporanee e al partitismo.

 

No Gelmini Trento

By Andrea La Malfa


Anche a Trento - e naturalmente partendo da Sociologia - inizia la mobilitazione. Era ora. Ieri è stato costituito un Comitato No Gelmini - Trento che riunisce anime diverse con un'unico obiettivo: fermare la trasformazione delle Università in fondazioni e i tagli all'istruzione.
Tutto ciò è da declinare in diverse forme: evitare la chiusura, di fatto, del CIAL e muoversi perché l'Ateneo di Trento non scelga di diventare fondazione privata.
Prossimo incontro lunedì 20 alle ore 18 a Sociologia in aula 412, per discutere un documento e organizzare le nostre prossime iniziative. Sono invitati tutti: studenti, docenti, dottorandi, personale tecnico amministrativo

 

15 ottobre, ultimo CdF

By Andrea La Malfa

Stamattina si è tenuto il Consiglio di Facoltà di Ottobre. Sono state approvate due collaborazioni con Università straniere (una giapponese e una delle Filippine) e poco più.
Un Consiglio dall'aria strana, perché "ultimo". Per vari motivi.
L'ultimo per molti noi rappresentanti, il cui mandato è in scadenza. Alcuni di noi si ripresenteranno alle elezioni di novembre, altri no: comunque vada ci sarà un forte ricambio generazionale.
L'ultimo per il prof. Mario Diani nel ruolo di preside. A novembre avverrà anche questo cambio di guardia: al suo posto ci sarà il prof. La Valle. Gli auguri al nuovo preside li posticipo a quando entrerà ufficialmente in carica. Intanto non posso che ringraziare il prof. Diani per questi 2 anni.
Chi è intervenuto in consiglio lo ha già fatto, sottolineando la sua abnegazione e dedizione.
E ora che da questo blog lo ringrazio anche io, lascio perdere questa descrizione da "mulo". L'impegno è importante, ma se non hai qualità umane e idee non ottieni nulla.
Credo che il prof. Diani, più che lavorare duro, abbia semplicemente lavorato bene. Seguendo quei punti che si era proposto ad inizio mandato e facendosi trasportare dalla propria sensibilità, umiltà e da un'intelligenza acuta e ironica.

Ma in tutto ciò, che fine ha fatto il grande mondo che ci circonda? I tagli all'Università, le occupazioni e le mobilitazioni in giro per l'Italia? Su richiesta degli studenti, il 29 ottobre, durante le proclamazioni, il preside esprimerà la propria posizione - negativa - sui tagli del Ministero. Posizione condivisa dal Consiglio. E dagli studenti: che iniziano a muoversi!
Domani 16 ottobre alle ore 14, in aula che non c'è (o meglio, il bunker accanto alle macchinette del caffé), ci sarà una riunione organizzativa per iniziare un percorso di mobilitazione.
Io andrò: speriamo di essere in tanti!


P.S.- Domani saranno anche ufficializzate le liste per le prossime elezioni. Vi dico una cosa che qua in facoltà non sa nessuno - tono naturalmente molto ironico mentre leggete ciò - : io sarò candidato con "La Rete", qua a Sociologia e in un organo centrale. Ma non voglio portarmi sfortuna, quindi: shhh....

 

Dopo la pausa estiva, l'Università riparte. Il 10 si è tenuto il Consiglio di Facoltà di settembre.
Questi i relativi punti all'ordine del giorno:

1. Comunicazioni del Preside;

Come avrete letto dall'Adige di oggi, l'Università ha quest'anno meno immatricolati dell'anno scorso. E la nostra facoltà segue il trend. L'8 settembre 2007 gli iscritti al primo anno di Spie e Sociologia erano 90; precisamente un anno dopo siamo arrivati a 78. Perché? Il nuovo sistema di tassazione? Il ritardo con cui le iscrizioni sono state aperte? Speriamo comunque di recuperare negli ultimi giorni...
Seconda comunicazione è l'indizione delle elezioni universitarie da parte del rettore (4 e 5 novembre)

2. Accordo tra l’Università di Trento e l’Università of Voronezh-Glinka and the Agricultural Academy of Moscow “K-A-Timirjazev”;

Ma come, un accordo con un'Accademia di Agricoltura a Mosca? Devo ammettere che, leggendo la convocazione del Consiglio di Facoltà, ero rimasto perplesso. L'intervento del prof. Scaglia (che ha curato la pratica) mi ha però tranquillizzato. L'accordo infatti, riguarda filoni di ricerca già avviati. In particolare, questa accademia ha nei suoi archivi documenti riguardanti la spedizione italiana in Russia durante la Seconda Guerra Mondiale. Da poco tempo, è stato tolto il segreto di Stato da questi carteggi: il dipartimento di Storia avrà da divertirsi!

3. Approvazione manifesti degli studi a.a. 2008/09;
4. Programmazione attività didattica a.a. 2008/2009;

Ci sono ritardi. Causa doppia maternità (auguri!), le segreterie sono decisamente a corto di personale. Quindi su questo fronte - ancora! - tutto rimandato. Vi chiederete: ma perché non assumere qualcuno, anche solo limitatamente al periodo necessario? Risposta: perché i tagli effettuati dal Ministero all'Università lo vietano esplicitamente!

5. Mutuazioni a.a. 2008.2009;

Le mutuazioni sono una sorta di "prestito" di docenti tra le facoltà. Una facoltà, che vuole offrire un corso ma che non ha tra i suoi docenti qualcuno specializzato in quell'ambito, chiede ad un'altra un docente che possa tenerlo. Ogni anno le facoltà si chiedono reciproche mutuazioni. Sostanzialmente sono state riconfermate le mutuazioni dell'anno passato.

6. Carriere studenti e studentesse;

Alias il riconoscimento dei crediti per chi è di ritorno dall'Erasmus: approvato.

7. Varie ed eventuali;

Causa sforamenti di budget, la biblioteca ha ridotto la somma riguardante l'acquisto di monografie. La cosa è particolarmente grave, perché significa "meno libri per tutti": il Consiglio ha deciso di inviare nota formale all'Amministrazione per esprimere la sua preoccupazione ed ha chiesto al Preside di richiedere chiarimenti in seno al Senato Accademico. Ragionando a voce alta non posso non pensare a due cose:
a) che senso ha costruire un'enorme biblioteca come quella in via di realizzazione in piazzale San Severino, se contemporaneamente si riducono i fondi per fornirla di libri? E' ragionevole investire tutto sul contenitore a discapito del contenuto?
b) e in tutto ciò, che fine ha fatto il rappresentante degli studenti in Consiglio di Biblioteca? Perché questo assordante e colpevole silenzio su di un tema così rilevante?
Per la cronaca: dopo questo commento ho controllato sul sito perché neanche io sapevo chi fosse. E' Marco Tonini (ListOne). Al Senato tiferò comunque per Samuel Tadesse e Francesco Planchestainer: spero che su una questione così sapranno farsi valere facendo fronte comune.

 

Lo so: la canzone recitava diversamente dal titolo. Del resto, in pieno agosto, meglio una confusione amorosa di una universitaria (meno adatta alle vacanze e al sole estivo). Eppure dalle mail ricevute in questi giorni, l'impressione è che sulle riforme in atto persistano parecchi dubbi. Così ho deciso di aggiungere un post chiarificatore sulle domande più frequenti. Naturalmente, in caso di dubbi, scrivetemi ( a.lamalfa@yahoo.it ): vi risponderò volentieri.

PER I TRIENNALISTI IN DUBBIO

Ma cosa mi conviene fare? Passare o non passare?
Passare al nuovo ordinamento o continuare con il vecchio è una scelta personale: ognuno decida secondo coscienza e preferenze. Io posso dirvi solo cosa comporta per la vostra carriera universitaria una scelta, piuttosto che un'altra.
Tendenzialmente, visto l'attivazione del II anno di Sociologia e di Spie (ma non di Servizio Sociale) chi ha concluso il primo anno in questi due corsi triennali potrebbe trarre un buon vantaggio dal passaggio al nuovo ordinamento. Questo sia che abbia dato tutte le materie, sia che abbia dato solo i fondamentali lasciando indietro gli esami più piccoli. Più che caldamente consigliato invece se lo studente in questione ha dato pochi esami.
A chi ha concluso il II anno ed è in regola, converrà continuare concludendo con il vecchio ordinamento. Più intermediaria la situazione di chi è al secondo anno e ha esami da recupare: vi conviene analizzare attentamente i criteri di conversione. Questi sono disponibili sul portale di facoltà i criteri per Sociologia e per Studi Internazionali (ex-Spie).

PER I TRIENNALISTI CHE VOGLIONO CONTINUARE CON IL VECCHIO ORDINAMENTO

Sono iscritto a una triennale e vorrei continuare con il vecchio ordinamento. Cosa devo fare?
Il passaggio al nuovo ordinamento, per chi già è iscritto, è puramente facoltativo. Chi vorrà potrà passare al nuovo; chi preferirà continuare con l'ordinamento in cui si è iscritto potrà farlo. In questo caso il suo piano di studio non verrà modificato. Basterà, come sempre, iscriversi all'anno successivo presentando la domanda in segreteria.

Ma i corsi, e quindi le lezioni, del vecchio ordinamento ci saranno?
Nell'anno accademico 2008/2009 saranno attivati i corsi del vecchio ordinamento del II e del III anno. Nel prossimo (2009-2010), solo quelli del III anno del vecchio ordinamento; successivamente il corso andrà in esaurimento. A chi fossero rimaste indietro materie del I anno consiglierei di informarsi sulle lezioni del nuovo ordinamento, visto che in molti dei corsi-base i programmi resteranno simili.

PER I TRIENNALISTI CHE VORREBBERO PASSARE AL NUOVO ORDINAMENTO

Sono iscritto a una triennale e vorrei passare al nuovo ordinamento. Cosa devo fare?
Occore innanzittutto iscriversi al nuovo anno accademico come se si continuasse con il vecchio ordinamento. Successivamente a settembre si potrà trasferirsi al nuovo ordinamento (la domanda, che trovate sul sito di facoltà va consegnata entro il 31 ottobre o, in seconda battuta, dal 7 al 31 gennaio 2009).

Quando usciranno i criteri di conversione degli esami?
I criteri sono già usciti, e li trovate sul portale di facoltà.

PER CHI E' ALLA SPECIALISTICA

Sono alla specialistica. La riforma riguarda anche me?
Il prossimo anno nelle specialistiche sarà attivo il primo anno del corso riformato ed il secondo del vecchio ordinamento. Per cui se avete frequentato il primo anno e avete sostenuto gli esami obbligatori (o almeno la maggior parte di essi), passare dovrebbe essere sconveniente. Al contrario, se avete sostenuto pochi esami e dovete dare un numero rilevante di esami del primo anno, potrebbe essere conveniente passare al nuovo ordinamento.

IL NUOVO SISTEMA DI TASSAZIONE

Chi riguarda?
Il nuovo sistema di tassazione, che entra in vigore da quest'anno, riguarda chi si iscriverà al primo anno di un qualsiasi corso di laurea nell'anno accademico 2008/2009. Quindi questa riforma colpisce sia le matricole delle triennali sia quelle delle specialistiche.

In cosa consiste?
Il sistema è ben pubblicizzato sul sito d'Ateneo. Se volete farvi un'idea più accurata sull'argomento vi consiglierei di leggere su www.lavoce.info (uno dei maggiori siti italiani che tratta di temi economici e di riforma sociali), l'articolo autocelebrativo del creatore della riforma, il prof. Cerea e la risposta del rappresentante degli studenti all'Opera Universitaria Valerio Scollo
Chi ha seguito questo blog, sa che la mia opinione personale coincide con quella di Valerio. A quanto scritto da lui vorrei aggiungere due cose:
- il premio arriva due anni dopo. Qundi i soldi della triennale arriveranno - se va bene -quando finite la specialistica. Più che un sostegno al diritto di studio sembra una buona uscita.
- per prendere il premio massimo bisogna andare a studiare all'estero per un periodo sufficientemente lungo da dare molti crediti (il calcolo dei punti prevede che abbiate dato 60 cfu indipendentemente dal fatto che lo studente abbia una borsa Erasmus di un anno o di tre mesi!). Intendiamoci, lo studio all'estero è cosa buona e giusta: ma mi chiedo, se lo si vuole incentivare , perché si elargiscono borse Erasmus economicamente irrisorie per vivere all'estero?
Ho l'impressione che così facendo il premio massimo sarà precluso ai più, a favore dei redditi più alti.

 

Come avrete letto sui giornali locali, o da questo blog, l'Ateneo, qualche tempo fa, ha deciso di modificare il proprio sistema di tassazione studentesca. Come la penso l'ho già scritto in un vecchio post.
A seguito di questa approvazione è stato costituito un comitato paritetico di Ateneo che stabilisca entro fino giugno i parametri su cui assegnare i premi di merito. Tale comitato è composto da un rappresentante degli studenti per facoltà, i presidi di facoltà (o loro delegati) ed il prof. Cerea (delegato del rettore).
Per Sociologia, gli altri rappresentanti in Paritetico (Sorina ed Elisabetta), hanno delegato me ad andare (e non posso che ringraziarle per la fiducia).

Questi criteri vanno individuati per attribuire un premio al 50% dei laureati. Gli elementi di valutazione proposti in questa bozza sono 4:
- durata degli studi: 3 anni più 1 per le triennali, 2+1 per le specialistiche, 5+2 per le lauree a ciclo unico (Giurisprudenza ed Ingegneria). Superato l'anno di ritardo non si avrà diritto a nessun premio.
- studi all'estero: 35 o 45 punti per la doppia laurea. Crediti all'estero (erasmus): 25*(crediti/40), massimo 25 punti.
- primo anno di studio: 30* (crediti/60)*(media voti/media facoltà)
- merito di facoltà: massimo 30, e stabiliti dalle facoltà.
Questi 4 criteri vengono sommati alla fine del corso di studio, e su questa "classifica" vengono premiati la metà dei laureati.

Ora che abbiamo questa prima bozza, ho chiesto agli altri rappresentanti di vederci per formulare una proposta comune su alcune criticità.
La più importante, per Sociologia, è sulla durata. Domani il comitato per la riforma discuterà su una proposta che, tra l'altro, prevede la riduzione degli appelli di laurea. Personalmente non ero contrario ad una riduzione del numero di appelli (è irrazionale laureare a gennaio e poi 15 giorni dopo a febbraio): ma se ora sul mese in più o in meno viene deciso se dare il premio - o meno - a qualcuno la questione diventa profondamente diversa.
Visto che il senso della riforma è mettere in competizione gli studenti tra di loro, aumentando la tasse a tutti e girando l'extragettito alla metà di loro, non possiamo fermare le persone a un metro al traguardo, chiedendogli di aspettare mesi per il prossimo appello di laurea. Il rischio di perdere il vantaggio acquisito nella corsa è troppo alto.
Ecco cosa più mi infastidisce di questa riforma: questo retrogusto di gara applicata agli studenti. Mentre i docenti avanzano per "anzianità di servizio". Soprattutto perché non penso che lo studio sia una gara con gli altri, ma un tempo dedicato a sé stessi ed ai propri interessi.
Ma, per dirla come il prof. Cerea: "non è una gara, è solo la vita". E a me verrebbe da aggiungere un secco e finale "baby!": se solo avessi un bicchiere in mano, una voce grave, un lungo cappotto chiaro e mi chiamassi Humphrey Bogart.